Hai un sito web, un blog o un carrello elettronico che rappresenta la tua persona o la tua attività sul web. Ogni giorno accedi a internet e ti compiaci del fatto che la tua home o una delle tue pagine appare tra i primi risultati di Google. Parli con i tuoi amici manifestando la tua soddisfazione nell'essere indicizzato nel migliore dei modi, magari senza aver speso tempo e fatica per raggiungere i risultati ottenuti.
Ma sei sicuro di vedere giusto?
I risultati che ottieni sul tuo browser sono veritieri?
Probabilmente, soprattutto se il tuo motore di ricerca preferito è Google, stai trascurando alcuni particolari semplici ma importanti che possono alterare la realtà lasciandoti credere di essere ben indicizzato. Se non sei un tecnico e non lavori nel campo del web, ecco cosa devi sapere per poter valutare meglio la situazione del tuo prodotto sul web:
Il tuo account su Google ti riconosce e si adatta alle tue abitudini
Già, i motori di ricerca come Google (e non solo) partono dal presupposto che all'utente va fornito il miglior servizio e le migliori risposte nel momento in cui viene effettuata una ricerca. Va da sé che maggiore sarà la soddisfazione dell'utente, maggiore sarà la probabilità che quest'ultimo torni sul medesimo motore per effettuare future nuove ricerche.
Come è possibile realizzare questo presupposto? Semplice, seguendo passo passo le esperienze e le abitudini di tutti gli utenti, stilando un profilo attento e dettagliato per ciascuno di loro. Il motore di ricerca ha a disposizione tutte le informazioni, tratte dall'utilizzo dei loro servizi, necessarie per capire e soprattutto intuire le esigenze di ognuno.
Tutti avremo notato nella finestra principale di Google il richiamo al nostro account nella porzione in alto a destra. L'icona, se presente, sta a significare che siamo connessi e quindi in osservazione.
Sono quindi così tante le persone che dispongono di un account?
Certo! Pensiamo a tutti gli utenti che hanno un account di posta Gmail, Youtube, AdWords, Analytics o ancor meglio che utilizzano smartphone con sistema operativo Android.
ESEMPIO 1: ho bisogno di informazioni relative alla corsa podistica. Seppur semplicisticamente (oggi è difficile che un utente inserisca un solo termine di ricerca nella barra dedicata), digito la parola "corsa" e avvio la ricerca. Il motore non conosce le mie vere esigenze per cui tra i risultati mostrati troverò, come nella figura di seguito, informazioni relative sia alla corsa in quanto attività podistica sia alla autovettura Opel Corsa.
Una volta che avrò scelto il risultato che a colpo d'occhio mi sembrerà il migliore, aprirò uno dei siti consigliati.
Ripetendo questa operazione, nell'arco del tempo otterrò risultati sempre più puntuali e attinenti all'attività sportiva e molti meno sulle auto dato che, dallo storico delle mie ricerche, il motore avrà evinto che per il mio profilo la parola chiave "corsa" è da associare preferibilmente allo sport e non all'automobilismo.
In questo modo i risultati che ottieni saranno diversi da quelli ottenuti da altri utenti interessati ad argomenti diversi dai tuoi; un buon motivo per iniziare a dubitare dell'evidenza.
Dove ti trovi quando effettui una ricerca?
ESEMPIO 2: Sei a Parma come turista e passeggi nella piazza principale giocherellando con il tuo smartphone. All'improvviso decidi di andare in libreria perché vuoi acquistare una delle novità in tema di romanzi. Non sapendo dove possa essere una Mondadori o una Feltrinelli, vai su Google e cominci a scrivere la parola "librerie". Neanche a dirlo, nella barra di inserimento dei termini di ricerca compare il suggerimento "librerie Parma".
Anche in questo caso il motore di ricerca ha filtrato i risultati e ti ha proposto quelli secondo lui attinenti, utilizzando la geo localizzazione rilevando la tua posizione.
Lo stesso può avvenire per qualunque termine di ricerca preveda una località fisica posta nel territorio, come discoteche, negozi di ogni genere, ristoranti e quant'altro.
Nell'immagine di sopra è riportata una pagina di risultati relativi alla ricerca della parola "libreria" (anche in questo caso improbabile come modalità di ricerca ma calzante) effettuata ne dintorni della città di Francavilla al Mare.
Nel momento in cui digiti termini non riconducibili ad un luogo specifico il filtro viene meno e lascia spazio ad altre selezioni basate sul tuo profilo.
Sei sicuro di cercare le stesse parole che userebbero le altre persone?
ESEMPIO 2: Sei un fisioterapista e hai un tuo sito professionale tramite il quale diffondi notizie di interesse generale e mostri tutto quello che riguarda la tua attività: locali, personale, competenze. Il tuo studio si chiama "studio Alfa". Cosa c'è di meglio del web per pubblicizzarti? Curi con dedizione il tuo sito e sei orgoglioso del tuo posizionamento perché sei in prima pagina. Ma per quale risultato di ricerca?
Probabilmente sei soddisfatto perché cercando "studio Alfa" (che potrebbe essere un qualunque nome di fantasia che hai scelto per rappresentare e identificare la tua attività) vieni subito fuori tra i risultati o magari ottieni ottimi posizionamenti su termini come "fisioterapia Alfa". Ma quante persone conoscono in realtà il nome del tuo studio e lo cercano su Google?
Probabilmente quelli che lo conoscono, quindi i tuoi clienti, non avranno necessità di cercarlo sulla rete e si affideranno alla loro rubrica dove avranno memorizzato il tuo numero di telefono; quelli che non lo conoscono non possono immaginare quale sia il nome del tuo studio e nella ricerca sul web utilizzeranno altri termini come "cura mal di schiena" o "riabilitazione post trauma" o altro ancora, magari associando la località alla stringa di ricerca.
Prima di cantar vittoria puoi quindi affidarti alle persone individuandone usi e costumi, tramite strumenti di analisi come AdWords o Google Trends (ce ne sono anche altri, in genere a pagamento) o semplicemente allargando le tue prospettive: noi non siamo mai, nella nostra individualità, rappresentativi di un ampio gruppo di persone, e come tali non possiamo prendere i nostri gusti e le nostre idee per universali.
Quindi come agire per avere più chiarezza?
Come effettuare una ricerca sul tuo browser in maniera anonima
La migliore e più semplice maniera per effettuare una verifica dei risultati effettivi di una ricerca è quella di utilizzare le finestre del browser in modalità anonima. In questa modalità i motori non utilizzano i dati a loro disposizione per filtrare i risultati in funzione del nostro profilo, al di là della ricerca geo localizzata che, in generale, funziona in tutti i casi.
Per ricerche effettuate su tematiche che non fanno parte del tuo quotidiano non noterai particolari differenze, mentre per ricerche ricorrenti e affini alle tue abitudini le proposte del motore potranno cambiare anche sensibilmente.
In Mozilla Firefox clicchiamo sull'icona a trattini disposta nell'angolo in alto a destra e quindi sul pulsante Finestra anonima. Digitiamo nella nuova finestra l'indirizzo di Google e quindi il termine di ricerca.
In Google Chrome clicchiamo sull'icona a pallini nell'angolo in alto a destra della finestra del browser e scegliamo la voce Nuova finestra di navigazione in incognito. Allo stesso modo digitiamo la URL di Google e procediamo con la ricerca.
Risultati di ricerca a confronto
Nell'immagine che segue ho effettuato una ricerca, a titolo di esempio, mettendo a confronto una finestra dei risultati ottenuti cercando la stringa "rock anni 70". A sinistra sono visibili i risultati ottenuti mediante una ricerca anonima mentre a destra possiamo apprezzare i risultati ottenuti tramite una finestra connessa all'account di Google. In questo caso i risultati sono praticamente identici.
Perché? Semplice, il rock anni 70 non rientra particolarmente nei miei interessi e non è solitamente oggetto delle mie ricerche, ragion per cui nel mio profilo non ci sono elementi utili al motore di ricerca per filtrare e personalizzare i risultati. Al di là del box relativo alla privacy, che viene visualizzato quando non si è connessi all'account, le proposte sono le medesime e compaiono nello stesso ordine.
Vediamo un altro caso. L'oggetto della ricerca questa volta è "agenzia comunicazione", sicuramente più ricorrente come parola chiave nelle mie ricerche e più attinente al mio profilo, essendo titolare di una agenzia di comunicazione. Osservando le due finestre, anche in questo caso anonima (a sinistra) e con connessione (a destra), notiamo però alcune differenze.
Sostanzialmente i risultati non sono molto diversi, dato che la tipologia di parola chiave inserita richiama la geo localizzazione e tende a filtrare le realtà più vicine alla mia posizione. L'ordine di comparsa è però alterato e, in particolare, nella finestra a destra il risultato dell'azienda Neamedia (la mia agenzia) è non a caso in prima posizione, mentre a sinistra compare in seconda.
Se eliminiamo l'intervento della geo localizzazione, utilizzando parole chiave non riferibili nell'immediato a luoghi fisici il risultato è ancora più evidente. Di seguito sono elencati i risultati per la parola chiave "i passi del tango argentino", del tutto simili nelle versioni anonima e collegata, con l'eccezione del risultato contrassegnato con la stella in rosso che, nella finestra connessa all'account di Google è molto più in alto nell'ordine dei risultati, semplicemente perchè è un sito che ho spesso visitato (per cui mi viene riproposto più facilmente) e perché il tango argentino rientra nei miei interessi.
In definitiva, non soffermarti sui risultati che ottieni (o che pensi di ottenere), perché quello che vedi non corrisponde necessariamente a quello che vedono gli altri. Prima di cadere in banali errori di valutazione e false convinzioni, vai a fondo e sperimenta, in modo da poter ottenere risultati sempre migliori, soddisfacenti e utili al tuo scopo.
Ricorda che anche il supporto che utilizzi per navigare può fare la differenza (i risultati mostrati negli smartphone non corrispondono necessariamente a quelli forniti in una ricerca effettuata su desktop), così come la tecnologia utilizzata per la realizzazione del tuo sito web (come il design responsive che oggi viene preferito dai motori di ricerca, soprattutto su supporti mobili) e la tipologia di prodotto che hai realizzato.
Per ora è tutto. Se hai trovato utile questo articolo ti invito a condividerlo o a linkarlo. Per informazioni o suggerimenti, puoi contattarmi all'indirizzo di posta che trovi di fianco alla mia foto.
A presto!